Prostituzione, la tratta delle minorenni africane tra mafie e social network

Le parole del Papa contro il traffico di esseri umani rompono il silenzio su un fenomeno drammatico. Sempre più giovani sulle strade, l’impegno delle organizzazioni cattoliche .

FRANCESCO PELOSO
ROMA

È una ragazza fra i 14 e i 20 anni, vive da sola o in una famiglia che ha problemi economici, spesso nel sud della Nigeria; viene avvicinata da una “maman” sui 40 anni, una donna dall’aspetto benestante che la invita ad andare in Europa dove troverà lavoro e facili guadagni. Oppure viene contattata all’interno di una delle tante chiese pentecostali sorte di recente dove pensa di trovare un ambiente sicuro, può essere un donna a parlargli o anche un «pastore». A volte viene illusa attraverso un messaggio via Facebook o Whatsapp di un futuro «fidanzato» che l’aspetta in Italia e ha già fatto domanda d’asilo e la invita a raggiungerla. In altri casi, invece, viene sottoposta a rituali magici durante i quali farà promesse che non potranno essere spezzate altrimenti succederà qualcosa di brutto a lei o ai suoi familiari.