Prostituzione in Francia. Il 60% è sposato – 22/05/2020 – Semprenews.it
Cosa succede quando i clienti sono sanzionati e indirizzati a corsi di sensibilizzazione? l’esperienza della Fondazione Scelles di Parigi
Cosa succede quando i clienti sono sanzionati e indirizzati a corsi di sensibilizzazione? l’esperienza della Fondazione Scelles di Parigi
Le donne prostituìte sono vittime di un’industria del sesso che guadagna miliardi a scapito dei loro corpi e delle loro vite
La prostituzione non è un lavoro e le donne costrette a prostituirsi non sono da considerarsi “lavoratrici sessuali” ma vittime della violenza maschile
Dopo l’esperienza della schiavitù, il coraggio di affrontare il covid-19. Per il bene del nostro paese, Princess lavora in una casa di riposo, Stella assiste gli anziani a domicilio, Benedetta realizza mascherine ad uso sanitario. Ecco le loro storie. E a seguire un articolo sulla prostituzione ai tempi del coronavirus “Tra marciapiede e appartamenti”.
Nonostante in questi giorni aumentino progressivamente le chiamate di donne dell’Africa subsahariana e dell’est Europa, spaventate dalla diffusione velocissima del coronavirus, per chiedere di uscire dalla prostituzione o almeno di avere un po’ di cibo, continua instancabile in tutta Europa l’impegno delle organizzazioni antitratta, a fianco di chi è sfuggita alla tratta negli ultimi anni. La vita da sopravvissuta è stata raccolta in un Report appena pubblicato.
L’appello urgente e accorato del Presidente della Comunità di don Benzi per fermare il mercato del sesso a pagamento durante l’emergenza.
«L’Italia è ferma per il coronavirus, centinaia di denunce sono scattate per chi non ha rispettato i provvedimenti del Governo, ma i clienti dell’industria della prostituzione continuano ad uscire in cerca di donne da sfruttare sessualmente».
Una giovane venduta dalla madre e costretta a prostituirsi e di partorire un bimbo venduto ad una coppia olandese. La testimonianza dell’Associazione Papa Giovanni XXIII nella tutela delle vittime e nel contrasto alla tratta.